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Il dramma degli albini, Trucidata una bimba

21 Febbraio 2016

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per Avvenire

Il dramma degli albini Trucidata una bimba

Da NAIROBI, Kenya -- Uccisa e smembrata a colpi di machete. Il cadavere della bimba, di soli cinque anni, è stato trovato nel nord del Burundi. La sua “colpa”? Quella di essere albina.

È l’ennesimo, tragico, caso di persecuzione contro le persone affette da albinismo in diversi Paesi dell’Africa. «La vittima è stata rapita mercoledì scorso da un gruppo di individui armati – ha confermato Marie-Claudine Hashazinka, un ufficiale governativo locale –. La gente li ha inseguiti fino a quando hanno ritrovato il corpo della piccola nella boscaglia senza un braccio».

Si tratta del primo omicidio di una persona albina in Burundi negli ultimi quattro anni. Dal 2008 ad oggi più di 20 albini sono stati trucidati nel Paese e i loro organi sono stati venduti per essere utilizzati nei rituali di stregoneria. «Un intero scheletro di un albino può valere fino a 75mila dollari», fanno sapere dalla Croce Rossa locale. L’attenzione mediatica data a tale piaga durante gli ultimi anni ha mostrato come troppo spesso l’albinismo sia giudicato una maledizione o un tabù in Africa. Gli organi sono in genere richiesti dai “guaritori tradizionali” per produrre pozioni e amuleti. Secondo gli esperti, «in Africa orientale l’albinismo è venti volte più ricorrente rispetto a Nord America e Europa ».

Si tratta del primo omicidio di una persona albina in Burundi negli ultimi quattro anni. Dal 2008 ad oggi più di 20 albini soPoiché il basso livello di melanina rende chiari la pelle, i capelli e gli occhi, il sole africano diventa uno dei peggiori nemici per gli albini che sono quindi costretti a coprire l’intero corpo, a spalmarsi crema protettiva diverse volte al giorno, e a portare occhiali scuri e cappelli fin da piccoli. A causa della mancanza di una seria educazione sull’argomento, tale condizione genetica provoca discriminazione e terribili violenze. «La lotta contro l’impunità è fondamentale per prevenire i crimini contro questa comunità particolarmente vulnerabile», aveva detto Navi Pillay, alto commissario Onu per i diritti umani fino al 2014.

Le vittime delle persecuzioni spesso hanno grandi difficoltà a portare i loro casi davanti alla giustizia. «È forte la paura di rappresaglie o ulteriori stigmatizzazione», sottolinea l’organizzazione Under the same sun (Uss) di base in Canada e Tanzania. «Dai tempi dei nostri antenati si crede che le persone malate d’albinismo siano fantasmi e comunque inumani – spiega Perpetua Senkoro, un avvocato affetta da albinismo e membro di Uss –. La gente pensa che noi non possiamo morire, ma solo svanire».

 

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