L'Africa fa i conti con il dittatore Habré
30 Maggio 2016
SENEGAL / L’Africa fa i conti con il dittatore Habré
DAKAR -- Dopo una mobilitazione internazionale durata 24 anni, domani sarà emessa la sentenza contro Hissène Habré , l’ex dittatore ciadiano esiliato nella capitale senegalese, Dakar. L’imputato è accusato di tortura, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. «È un caso giuridico unico al mondo – ha dichiarato ieri Reed Brody, membro di Human Rights Watch che per anni ha assistito le vittime –: è la prima volta che uno Stato ha deciso di processare un cittadino straniero per fatti commessi nel suo Paese». Il Senegal, infatti, ha arrestato e processato Habré secondo il principio della giurisdizione universale su richiesta dell’Unione Africana. Lunedì l’imputato dovrà rispondere di almeno 40mila ciadiani uccisi e oltre 12mila torturati tra il 1982 e il 1990, il periodo in cui ha governato in Ciad. «Abbasso gli imperialisti, siete africani traditori! », aveva gridato Habré durante la prima seduta del processo nel luglio del 2015. Il giudizio era stato subito interrotto a causa di una rissa scoppiata tra sostenitori e oppositori dell’ex presidente. Durante circa sei mesi di udienze, sono stati ascoltati oltre 90 testimoni. I sopravvissuti alla dittatura hanno raccontato di familiari scomparsi, torture subite, e imprigionamenti indiscriminati. Il procuratore ha richiesto l’ergastolo.
Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 29 maggio 2016
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