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Kenya / «Il campo di Dadaab non si chiude»

10 Febbraio 2017

Nairobi, KENYA - «La decisione del governo di prendere di mira i rifugiati somali è un atto di persecuzione di massa , illegale e, quindi, incostituzionale ». Il giudice keniota John Mativo è chiaro. Secondo la Corte suprema del Kenya, infatti, la chiusura del campo di Dadaab, il più grande al mondo, è da considerarsi «nulla». Per il governo del presidente Uhuru Kenyatta è quindi necessario «adottare delle misure di sicurezza appropriate» per evitare il rimpatrio di circa 300mila rifugiati. Il giudice ha inoltre definito l’annuncio della chiusura di Dadaab da parte del ministro dell’Interno Joseph Nkaissery, come «un eccesso rispetto alle sue competenze». La decisione presa ieri dal più alto organo giudiziario del Paese è stata applaudita dalle organizzazioni umanitarie: «È un passo molto positivo per centinaia di migliaia di rifugiati bloccati in un limbo da quando, a maggio scorso, era stato dato l’annuncio ufficiale della chiusura», recita una nota di Medici senza frontiere (Msf). Anche Laetitia Bader, dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani, Human rights watch (Hrw), è soddisfatta: «Questa notizia prova che almeno uno dei rami del governo vuole rispettare i diritti dei rifugiati».

Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 10 febbraio 2017

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