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Tra Etiopia ed Eritrea dopo due decenni è finito il conflitto

09 Luglio 2018

LOMÉ, Togo - La guerra è finita. Due decenni di rivalità tra Etiopia e Eritrea possono essere archiviati grazie ai colloqui tra il presidente eritreo, Isaias Afewerki, e il premier etiope, Abiy Ahmed, avvenuti domenica nella capitale eritrea, Asmara. A confermarlo sono state innanzitutto le parole pronunciate ieri dal capo del ministero dell’Informazione eritreo. «Stiamo celebrando una nuova era di pace e amicizia – ha dichiarato il ministro Yemane Gebre Mskel –. Lo stato di guerra che esisteva tra i due Paesi ha raggiunto il suo termine ». La controparte etiope ha replicato dicendo che «Etiopia e Eritrea sono determinate a chiudere questo capitolo sofferente della loro storia – ha riferito Fitsum Arega, portavoce di Ahmed –. Siamo desiderosi di sfruttare le opportunità perse mettendo al centro l’interesse e le aspirazioni dei nostri popoli». I due Paesi hanno concordato diversi punti nell’ambito diplomatico, sociale, commerciale e della sicurezza. Verranno innanzitutto istituite le rispettive ambasciate e riprenderanno gli accordi economici e politici che hanno impedito a entrambi gli Stati di prosperare.

«L’Etiopia ha deciso di abbandonare militarmente i villaggi al confine con l’Eritrea – ha riferito la stampa locale –.

Mentre quest’ultima ha promesso alle autorità etiopi un accesso al mare fondamentale per velocizzare le loro esportazioni ». La località di Bademme, centro nevralgico del contenzioso relativo ai confini tra i due Stati, sarà quindi lasciata all’Eritrea. Mentre all’Etiopia è stato permesso di usare un porto eritreo e lanciare nuovamente il proprio servizio aereo in direzione di Asmara. «C’è molto ottimismo nell’aria – hanno commentato gli esperti – non sappiamo però ancora con precisione quando i soldati etiopi lasceranno Bademme». Il conflitto armato durò da maggio del 1998 a giugno del 2000. Secondo alcuni dati, ci furono «tra 70mila e 300mila morti». Nonostante un accordo promosso dalle Nazioni Unite imponesse all’Etiopia di cedere l’area di Bademme all’Eritrea, entrambi i Paesi continuarono a confrontarsi sporadicamente rimanendo saldi in gran parte delle posizioni conquistate durante la guerra. Con la morte nel 2012 dell’ex primo ministro etiope, Melles Zenawi, e le improvvise dimissioni dell’ultimo premier, Hailemariam Desalegne, il vento riformista portato dal giovane Abiy Ahmed ha aiutato ad allentare dopo tanti anni le tensioni tra i due territori. Sebbene un certo scetticismo serpeggi ancora tra la popolazione e una parte degli stessi politici, sono in molti a giudicare gli ultimi cambiamenti come positivi non solo per i due Paesi ma per l’intera regione.

Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 9 luglio 2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA