
Togo, il Paese più triste al mondo
Foto: (iStock)

Laser
Venerdì 26 febbraio 2016 alle 09:00
Replica alle 22:35
Lomé (Togo) - Si può davvero misurare la felicità di un Paese con dei numeri? Nel 2015, al suo terzo anno di vita, il World Happiness Report (il rapporto sulla felicità mondiale) ha classificato il Togo, dove sono nato 34 anni fa e in cui ho vissuto i miei ultimi due anni e mezzo, come il Paese più triste al mondo. La Svizzera, invece, come il più felice. Tale studio è stato redatto da un gruppo di “esperti” associati alla Columbia University di New York. La classifica è stata invece il risultato di interviste faccia a faccia e telefoniche, di rapporti delle Nazioni unite e di sondaggi fatti dalla nota agenzia americana Gallup. Gli analisti hanno considerato diversi parametri legati principalmente a: salute, livello di disoccupazione, religione, esercito, ambiente, migrazione, corruzione, fiducia nell’economia locale e libertà di stampa. Probabilmente sarà un caso, ma il rapporto è uscito esattamente il giorno prima delle elezioni presidenziali togolesi dello scorso aprile. Come previsto, il 50enne Faure Gnassingbé ha vinto un altro mandato di cinque anni dopo i precedenti dieci anni al potere. Suo padre, Gnassingbé Eyademà, è stato invece presidente per 38 anni fino alla sua morte nel 2005. Nonostante la controversa continuazione della “dinastia Eyademà”, è difficile credere che la vita in Togo possa considerarsi la peggiore a livello internazionale. Scettico per natura rispetto a questi studi, ho quindi deciso di partire per un viaggio da nord a sud del territorio con l’intenzione di porre alla popolazione locale la stessa domanda, cioè: considerate il Togo il Paese più triste al mondo?
© riproduzione riservata