Vince la causa contro il blocco dei servizi internet
SUDAN - Resta alta la tensione in Sudan dove, ormai rotta la relazione tra potere civile e giunta militare, si rischiano nuove violenze. L’Onu vuole infatti avere accesso nelle zone più a rischio del Paese. «Le autorità sudanesi devono accettare i nostri osservatori – ha recentemente detto Michelle Bachelet , commissario dell’Ufficio Onu per i diritti umani (Ohchr) –. È necessario finire la repressione contro i manifestanti e ripristinare l’utilizzo di internet».
Al momento solo un avvocato, Abdel-Adheem Hassan, è in grado di connettersi. Hassan ha infatti vinto una causa contro Zain Sudan, l’operatore a cui era stato ordinato dalla giunta militare di interrompere la connessione. «Le autorità della capitale
sudanese, Khartum, hanno interrotto internet da almeno tre settimane – spiegano gli esperti –. Tale misura servirebbe ad arginare le proteste dei cittadini ». Da quando l’ex presidente, Omar el-Bashir, è stato spodestato dai militari, lo scorso aprile, in seguito a mesi di manifestazioni cittadine contro il suo governo, il Sudan sta cercando un nuovo equilibrio politico. Tanto il Consiglio militare transitorio (Cmt) quanto i gruppi politici oppositori non sembrano però disposti a condividere il potere. Decine di persone sono infatti rimaste uccise all’inizio di giugno dopo che alcune milizie le hanno attaccate mentre protestavano pacificamente davanti al quartier generale dell’esercito.
Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 26 giugno 2019 © RIPRODUZIONE RISERVATA