
BURKINA FASO/ATTACCO JIHADISTA DI NATALE
BURKINA FASO - L’ennesimo attacco jihadista, tra i piu’ drammatici degli ultimi 4 anni, ha colpito il Burkina Faso durante il Natale. Durante gli scontri sono morte oltre 110 persone tra civili, militari e jihadisti, aggravando le sorti di un Paese che fino a pochi anni fa era considerato un’oasi di stabilita’ nella regione del Sahel . Servizio del nostro collaboratore dall’Africa, Matteo Fraschini Koffi.
MFK – Era prevedibile. Il periodo natalizio in Burkina Faso e’ stato macchiato di sangue in seguito a uno dei piu’ brutali attentati jihadisti nel Paese. Le autorita’ parlano di 35 civili uccisi, tra cui 31 donne. Mentre sono almeno 80 i militanti islamici morti e 7 le vittime tra i soldati burkinabe’. Un folto gruppo di jihadisti ha lanciato un attacco alle 6 e mezzo di ieri mattina contro Airbinda, una localita’ nel nord-est del territorio presa piu’ volte di mira in passato. Un’autobomba e’ esplosa davanti al cancello di una base militare, dando inizio a uno scontro armato durato diverse ore. Nel corso dei combattimenti e’ intervenuta la forza aerea locale che infine ha contribuito a respingere i jihadisti, i quali hanno pero’ attaccato i villaggi vicini, uccidendo durante la loro ritirata decine di persone, soprattutto donne, e riuscendo a rubare centinaia di moto e materiale bellico dell’esercito. Il presidente Roch Kabore’ ha piu’ volte accusato l’ex presidente, Blaise Compaore’, cacciato nel 2014 dalle poderose proteste di piazza, di essere coinvolto con gli attacchi jihadisti incominciati nel 2015, anche a causa di numerose infiltrazioni di gruppi jihadisti provenienti dal Mali. Ieri e oggi sono stati dichiarati giorni di lutto nazionale.
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Matteo Fraschini Koffi per RSI - 25 dicembre 2019