per Avvenire
Ripristinati i posti di blocco e i controlli sanitari a tappeto. - "L'epidemia non è finita"
FREETOWN - Molti lo temevano. L'Organizzazione mondiale della sanità
(Oms) ha dichiarato mercoledì scorso che, per la prima volta
dall'inizio dell'anno, c'è stato un aumento di contagi in tutti e tre
i Paesi colpiti dal virus ebola: Guinea Conakry, Sierra Leone e
Liberia. Sono stati quindi rinnovati gli appelli alla più alta
vigilanza. <>, ha detto giovedì il dottor. David Nabarro, inviato
speciale dell'Onu per ebola. <>. Dei 124
nuovi casi di contagio nella settimana tra il 26 gennaio e l'1
febbraio, la Sierra Leone ne ha registrati 80. Secondo l'Oms, la
responsabilità di quest'ultimo aumento è legata soprattutto ai
funerali tradizionali che la gente celebra toccando i defunti senza le
dovute precauzioni. <<È di uso comune, soprattutto nella comunità
islamica locale, toccare i cadaveri durante la sepoltura - spiega
Ernest Sessay, a capo del Family homes movement, partner locale
dell'organizzazione italiana Avsi -. Una parte della comunità
musulmana ancora non crede che ebola sia una malattia reale e quindi
non rispetta le regole fornite dagli operatori sanitari>>. All'indomani
delle dichiarazioni dell'Oms, i posti di blocco, abbandonati da
qualche giorno, sono ritornati in funzione: i volontari sono pronti a
puntare la pistola in fronte per costringere a misurasi la
temperatura. In radio, le celebrità dello sport internazionale
moltiplicano gli appelli contro ebola. <<È necessario che la gente
capisca l'importanza della sensibilizzazione >>, spiega David Baryoh,
giornalista sierraleonese. <>. Rispetto a un totale
di quasi 9mila morti causati dall'epidemia, la Sierra Leone ha
dichiarato circa 2.900 i decessi, mentre l'Oms ne ha confermati oltre
3.200. Ma sono molti anche i sopravvissuti a questa terribile
malattia, almeno 2.200. In un'emozionante cerimonia, il Centro
Hastings di Freetown per il trattamento di ebola ha recentemente
festeggiato 13 superstiti. Tra loro, Kumba Yamba, una ragazza di 20
anni, esile come una piuma, dal viso dolce e levigato. Nell'alzarsi
per ricevere il suo certificato di sopravvissuta, i partecipanti
l'hanno accompagnata con un applauso fragoroso. <>. <>. Nonostante i recenti successi, dunque, la lotta
contro ebola non è ancora finita.
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