Il «padrino di Lagos» ritornato da Chicago

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DAKAR, Senegal - «Tinubu e il suo percorso pieno di spine verso la presidenza». Titolava così ieri il Premium Times, un influente quotidiano nigeriano,

in un editoriale per descrivere il futuro presidente della Nigeria. Su Bola Ahmed Adekunle Tinubu si sa poco con certezza. Nato, in teoria, il 29 marzo del 1952, Tinubu era un contabile di formazione. Data di nascita e titoli di studio restano comunque tema di dibattito. Qualche maggiore chiarimento è legato invece agli studi di economia e contabilità fatti alla Chicago State University. Tornato in Nigeria dagli Stati Uniti all'inizio degli anni Ottanta, l’attuale presidente- eletto è stato assunto dalla Mobil Nigeria e ha in seguito lavorato con diverse società come Deloitte e Arthur Andersen. Il giovane Tinubu sapeva fare di conto.

Si è in seguito “buttato” in politica e dopo essere stato eletto senatore per il distretto di Lagos-ovest, è diventato governatore della capitale commerciale tra il 1999 e il 2007. Poco prima della nomina, però, il futuro presidente militava nel Partito socialdemocratico ed è stato costretto a vivere in esilio tra il 1994 e il 1998, durante gli anni del defunto dittatore, Sani Abacha. Già in quel periodo giravano strane voci sulla sua propensione alla corruzione. «Tinubu si era arricchito attraverso i suoi contatti con il crimine organizzato statunitense – spiegano gli esperti –. Lo chiamavano «il padrino» per le accuse che lo giudicavano il portaborse di un traffico di eroina tra l’America e la Nigeria». Una volta governatore della ricca Lagos, Tinubu è stato anche accusato di aver sottratto decine di milioni di dollari destinati alle infrastrutture locali. «Tinubu ha investito soprattutto nell'istruzione e nella costruzione di nuove strade – ammettono invece parecchi dei suoi sostenitori –, ma è vero che non lo si poteva definire un uomo dalle mani completamente pulite ». Nel gennaio 2009, la Commissione nigeriana per i crimini economici e finanziari (Efcc) ha comunque assolto Tinubu e altri suoi colleghi governatori dalle accuse di cospirazione, riciclaggio di denaro sporco, abuso d'ufficio e corruzione in relazione a una vendita di azioni di una società di telefonia.

I numerosi scandali a cui è stato associato Tinubu gli hanno anche procurato, nel corso degli ultimi anni, diversi nemici che lo volevano uccidere. Il « padrino di Lagos» è però sopravvissuto a minacce e attacchi. Proprio il primo marzo 2015, a otto anni esatti dalla sua vittoria, era uscito un documentario chiamato «The lion of Bourdillon» (Bourdillon è la via dove abita, ndr), ma Tinubu ha intentato una causa per diffamazione da oltre 300 milioni di dollari che ne ha fatto interrompere la messa in onda cinque giorni dopo. Altri dubbi sulla sua reale ricchezza erano sorti nel 2019 quando la stampa aveva pubblicato le fotografie di un furgone pieno di lingotti d’oro mentre entrava nella sua “reggia”. seccate le risposte di Tinubu: « I soldi li tengo dove voglio io». Poi l’atto finale: il 10 gennaio 2022 ha annunciato la sua candidatura alla presidenza come veterano dell’All progressives party (Apc), il partito di cui fa parte anche il presidente uscente, Muhammadu Buhari. Ha vinto le primarie, lo scorso giugno, e ieri Tinubu è alla fine arrivato dove voleva.

Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 1 marzo 2023 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Matteo Fraschini Koffi - Giornalista Freelance