Escalation jihadista in Nigeria: sequestrati oltre cento civili
DAKAR, Senegal - Decine di civili sono state sequestrati dai jihadisti nel nordest della Nigeria nonostante l’intervento dell’esercito. I residenti parlano anche di un numero imprecisato di morti e feriti. «I militanti islamici hanno attaccato la località di Kukawa vicino alle rive del Lago Ciad martedì sera – ha riferito ieri Hassan Ibrahim , membro di una milizia locale –. I jihadisti sono stati capaci di avere la meglio contro i soldati nigeriani e hanno sequestrato oltre cento civili».
L’attacco è avvenuto due settimane dopo che migliaia di sfollati erano stati trasportati dall’esercito nigeriano nei loro luoghi di origine. Il “rimpatrio” nelle aree abbandonate in seguito all’offensiva jihadista faceva parte di un programma di reinsediamento promosso dal governo. «I responsabili del sequestro sono terroristi dello Stato islamico nella provincia dell’Africa occidentale (Iswap) – ha confermato Babakura Kolo, a capo di un’altra milizia locale –. Hanno invaso Kukawa per appropriarsi di decine di persone che erano appena tornate nella zona di origine dopo aver trascorso due anni in un campo profughi».
Spesso non registrati dai media internazionali e locali, i rapimenti di persona da parte di criminali e jihadisti sono molto frequenti nel nord della Nigeria. Con l’espansione dell’offensiva jihadista nella regione, centinaia di civili rimangono vittima di un reclutamento forzato da parte di Boko Haram e delle sue principali fazioni. «L’Iswap, il cui leader è Abu-Musab Al-Barnawi, si è separato nel 2016 da un’altra fazione di Boko Haram che fa capo a Aboubakar Shekau – spiegano gli esperti internazionali –. Il loro raggio di azione coinvolge da tempo i vicini Niger, Camerun, Ciad e, ultimamente, anche nel Burkina Faso». Anche le organizzazioni umanitarie, sia locali che internazionali, hanno subito negli anni uccisioni e sequestri che spesso non vengono riferiti alla stampa. Nonostante le continue promesse da parte del presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, il jihadismo nel Paese non smette di terrorizzare la popolazione. E non sembra esistano argini capaci di contenerlo.
Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 20 agosto 2020
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