Mali/Al nord tornano i kamikaze: 80 uccisi
NAIROBI, Kenya - Tornano i kamikaze e il terrorismo uccide ancora : un gravissimo attentato ha colpito ieri mattina Gao, una città situata nel sempre più pericoloso nord del Mali. Almeno 80 soldati sono morti e oltre 115 sono i feriti. «L’attacco suicida ha preso di mira una base militare nella città – ha confermato ieri Malijet, un documentato sito d’informazione locale –. Tra le vittime c’erano anche decine di ex combattenti e forze filo-governative che hanno siglato nel 2015 l’accordo di Algeri per la pace e la riconciliazione nazionale con il governo maliano». È la prima volta che si verifica un attentato suicida di tale portata nel Paese. «Un’autobomba guidata da kamikaze è stata lanciata contro l’entrata del campo – ha raccontato ieri una fonte della missione Onu in Mali (Minusma) –. L’attacco è stato portato proprio mentre ex gruppi rivali erano pronti a uscire dalla base per pattuglie congiunte». Il presidente maliano, Ibrahim Boubacar Keita, ha indetto tre giorni di lutto nazionale. «Il governo, condannando in modo energico questo attentato, rassicura la popolazione su fatto che misure sono in corso per rinforzare la sicurezza delle persone – recita un comunicato dell’Ufficio della presidenza –. Sono già state date precise istruzioni per fornire ogni tipo di assistenza necessaria alle famiglie dei caduti e dei feriti». Anche la Francia, entrata in guerra in Mali nel gennaio 2013 per respingere l’ondata jihadista proveniente dal nord dove opera anche al-Qaeda (con i jihadisti di al-Mourabitoun) che ieri ha rivendicato l’azione come «punizione per la cooperazione» del paese africano con Parigi, ha espresso il suo totale disdegno per tale atto. «Un attacco simile minaccia chiaramente gli sforzi fatti a favore della stabilità e della fiducia tra i firmatari dell’accordo di Algeri», hanno affermato fondi dell’Eliseo. Proprio nella capitale Bamako si era concluso da solo qualche giorno il summit Francia-Africa e il Paese si preparava a celebrare la festa dell’esercito prevista per domani. Da quando è iniziata la guerra civile maliana, nel 2012, diversi gruppi separatisti e jihadisti hanno occupato intere regioni nel nord del territorio. Nonostante qualche progresso riguardo al processo di pace tra governo e vari gruppi ribelli, la sicurezza in Mali continua ad aggravarsi. Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 19 gennaio 2017
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