Gambia / Jammeh, l’esilio dorato: è scappato con undici milioni

Jammeh

NAIROBI, Kenya - Sono oltre 11 milioni di dollari – pari all’1 per cento del Pil – i contanti che mancano dalle casse dello Stato gambiano svuotate dall’ex presidente, Yahya Jammeh . «Jammeh è partito con 11,4 milioni di dollari dei gambiani – ha denunciato ieri Mai Ahmad Fatty, consigliere del nuovo presidente del Gambia, Adama Barrow –. Sono sparite anche auto di lusso e altri oggetti di valore caricati su un aereo cargo del Ciad». Gli esperti del ministero delle Finanze daranno a breve l’ammontare corretto del furto. Dopo oltre 23 anni al potere e il tentativo finale di non riconoscere la sconfitta alle elezioni del dicembre scorso, Jammeh si è infine arreso al volere della diplomazia promossa dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) con il sostegno delle Nazioni Unite. Da sabato scorso, l’ex leader si trova in esilio a Malabo, capitale della Guinea Equatoriale. A convincerlo è stata soprattutto la minaccia di un intervento militare che le truppe regionali africane erano già pronte a lanciare. Ieri, i militari Ecowas sono entrati nella capitale, Banjul, e hanno gioito insieme agli abitanti riuniti intorno al palazzo presidenziale. «L’opposizione in Guinea Equatoriale ha però protestato contro l’arrivo dell’ex dittatore gambiano – ha confermato ieri Andres Esono Ondo, segretario generale del partito oppositore, Convergenza per la Democrazia sociale –. Il nostro presidente, Teodoro Obiang, sarà ritenuto responsabile per tutto ciò che potrebbe accadere ». Il nuovo capo di Stato del Gambia, intanto, ha già annunciato l’intenzione di organizzare un tribunale per giudicare tutte le violazioni dei diritti umani perpetrate da Jammeh. Barrow, inoltre, ha nominato come vice una donna, la militante dell’opposizione Aja Datoumata Tambajang. Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 24 gennaio 2017

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Matteo Fraschini Koffi - Giornalista Freelance