Nigeria / Due archeologi tedeschi rapiti nell’area di Boko Haram
NAIROBI, Kenya - Due archeologi tedeschi sono stati rapiti da un gruppo di uomini armati mercoledì nella località di Jajela , un villaggio vicino alla città di Kaduna, nel nordovest della Nigeria. Durante il sequestro almeno due persone sono morte. «Peter Breunig, professore di archeologia, e il suo collega Johannes Buringer stavano scavando nel sito di Jajela prima di essere rapiti – ha confermato ieri il quotidiano locale, Premium Times –. I sequestratori hanno sparato contro la folla che si era ribellata e hanno colpito due civili». I due tedeschi erano conosciuti per il loro lavoro che da diversi anni li portava via terra dalla capitale nigeriana, Abuja, fino a Kaduna, in un’area ricca di reperti storici di grande valore. La strada, lunga circa 160 chilometri, è però nota per la sua pericolosità. Sullo stesso percorso era stato infatti sequestrato lo scorso luglio Alfred Nelson-William, il vice-ambasciatore della Sierra Leone, rilasciato dopo qualche giorno. «Abbiamo rincorso i rapitori perché, dopo tanti anni, ci sentivamo responsabili dell’incolumità di questi tedeschi », ha commentato ieri alla stampa Usman Kagarko, uno dei testimoni. Le autorità hanno invece riferito che due altre colleghe tedesche sono state risparmiate e trasferite subito ad Abuja. «Per ora non ci sono state notizie riguardo a un riscatto o ai contatti con i responsabili di tale crimine – ha dichiarato ieri Aliyu Usman, un portavoce della polizia di Kaduna –. Purtroppo le vittime non sono andate verso il sito con la dovuta sicurezza fornita da nostri poliziotti». Lo Stato federale di Kaduna è stato preso di mira più volte dai jihadisti di Boko Haram in passato. Il 28 ottobre 2012, una serie di attentati da parte dei militanti islamici contro le chiese ha provocato 50 morti e circa 130 feriti.
Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 24 febbraio 2017
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