Nigeria / «Negoziamo per le altre liceali»

Chibok Girls

LOMÉ, Togo - Per le 82 studentesse rapite 3 anni fa dagli jihadisti nel nord-est della Nigeria e liberate sabto scorso è iniziato il delicatissimo processo di reintergrazione nella vita di tutto i giorni. Il governo nigeriano vuole infatti essere sicuro della loro “riabilitazione”. «Stiamo preparando le ragazze a tornare a scuola il prossimo settembre affinché riprendano l’istruzione che hanno perso – ha affermato ieri Garba Shehu, portavoce della presidenza –. Non tutte saranno però in grado di riprendere gli studi». Solo 24 delle 103 liceali (tra loro anche ragazze tornate in libertà mesi fa) potranno iscriversi nuovamente. Le autorità hanno infatti lanciato un programma per cercare di lenire i danni psicologici subi- ti durante la prigionia. «A causa di ciò che queste giovani hanno subito – ha spiegato Aisha Jummai Alhassan, ministro per gli Affari delle donne –, dobbiamo tenerle nella capitale Abuja prima di riunirle con le loro famiglie». I parenti delle vittime però sarebbero liberi di visitare e riprendere contatto con le ragazze durante i prossimi giorni. Una delicata scommessa poiché alcune di loro non hanno mostrato alcun «interesse a ricevere i propri famigliari». In seguito a un pesante lavaggio del cervello, molte delle giovani vedono infatti i militanti di Boko Haram come parte della loro famiglia. «Il governo sta comunque negoziando per liberare quelle liceali ancora nelle mani dei terroristi - ha confermato sempre la ministro nigeriana per le donne Aisha Jummai Alhassan –. Faremo accordi per scambiare altri terroristi se sarà necessario e non ci fermeremo fino a quando tutte le ragazze saranno di nuovo a casa». Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 16 maggio 2017

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Matteo Fraschini Koffi - Giornalista Freelance