Sud Sudan/Accordo tra il governo e i ribelli: da sabato stop «permanente» delle ostilità

sud sudan

LOMÉ, Togo - Ieri è stato fatto un passo avanti verso la pace in Sud Sudan. Il governo ha firmato un accordo «permanente» di cessate il fuoco con i ribelli dopo una lunga discussione avvenuta durante i negoziati nella capitale sudanese, Khartum

. Le diverse fazioni dovranno quindi deporre le armi a partire da questo sabato. «Governo e ribelli sudsudanesi hanno deciso di imporre un cessate il fuoco tra 72 ore – ha riferito ieri Al-Dirdiri Mohamed Ahmed, ministro degli Affari esteri sudanese presente ai negoziati –. Continueranno a discutere qui in Sudan il modo per implementare tale direttiva».

 

Il più giovane Paese al mondo, diventato indipendente dal Sudan nel 2011, è teatro di una guerra civile dal 2013. Il presidente sudsudanese, Salva Kiir, e il ribelle agli arresti domiciliari in Sudafrica, Riek Machar, hanno trascinato la popolazione in un vortice di violenza e fame. Sono in pochi, ormai, a credere che questo accordo possa riportare la speranza in Sud Sudan: l’intesa arriva dopo oltre 4 anni di guerra civile e dopo una serie di tentativi, falliti, di sospendere le ostilità. A dicembre, la tregua rimase in vigore solo poche ore.

In seguito a questi anni di conflitto, sono oltre 2 milioni gli sfollati interni, ed entro fine 2018 saranno quasi tre milioni i rifugiati nei Paesi limitrofi. Rischioso anche il lavoro di chi opera nel Paese. Ieri è stata confermata l’uccisione di Ashraf Siddiqui, un casco blu della missione Onu (Unmiss). Originario del Bangladesh, è stato preso di mira mentre viaggiava su un convoglio che portava aiuti alla popolazione.

Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 28 giugno 2018 - Copyright © Avvenire

Tags: attualità avvenire cronaca politica

Matteo Fraschini Koffi - Giornalista Freelance