Allarme ebola: no ai visti ai viaggiatori congolesi
RDCONGO - L’Arabia Saudita ha vietato l’emissione di visti alle persone, cittadini locali e stranieri, che provengono dalla Repubblica democratica del Congo per ragioni di «sicurezza sanitaria». Il Paese africano sta infatti affrontando da tempo la decima epidemia di ebola della sua storia. «Alcuni musulmani in Congo hanno programmato di partecipare all’hajj, il pellegrinaggio annuale della Mecca – riferisce il ministero degli Esteri saudita in una nota inviata all’ambasciata congolese nella capitale, Riad –. Abbiamo preso questa decisione per proteggere i pellegrini e il resto della gente». A causa dei continui contagi e decessi provocati dall’ebola, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato l’epidemia «un’emergenza internazionale». A quasi un anno dall’inizio
della crisi, sono oltre 1.740 le vittime e almeno 2.500 i contagi. Inoltre, sembra che il virus abbia superato le frontiere e registrato contagi in almeno due Stati limitrofi, l’Uganda e il Ruanda. Nonostante l’Oms scoraggi gli altri Paesi a porre restrizioni rispetto ai viaggi, l’Arabia Saudita si era comportata in questo modo anche durante l’epidemia scoppiata in Africa occidentale nel 2014. L’ebola ha colpito le regioni nordorientali del Congo dove numerosi scontri armati rendono ancora più difficile gestire l’attuale crisi: secondo diverse organizzazioni non governative l’epidemia è infatti tutt’altro che sotto controllo.
Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 27 luglio 2019 © RIPRODUZIONE RISERVATA