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Mali, golpe: arrestati presidente e premier

Mali, golpe: arrestati presidente e premier

19 Agosto 2020
tags: avvenire

DAKAR, Senegal - Colpo di Stato in Mali. Dopo una giornata di caos, un ammutinamento dei militari alla caserma di Kati, a 15 chilometri dalla capitale maliana, Bamako, ha portato all’arresto del presidente, Ibrahim Boubacar Keita (Ibk), e del primo ministro Boubou Cisse. Con loro in manette anche «diversi funzionari del governo » . «Possiamo confermarvi che il presidente e il primo ministro sono sotto il nostro controllo – ha affermato ieri sera un ufficiale coinvolto nell’operazione, prima della conferma del governo –. Li abbiamo trovati a casa del presidente e ora sono in un nostro veicolo blindato diretti alla città di Kati». Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha subito condannato il colpo di Stato: l’ex colonia è presente con un contingente militare. «Sostengo gli sforzi di mediazione della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) – ha detto –. Seguo da vicino la situazione e condanno qualsiasi cambiamento di governo eseguito senza una mediazione pacifica». «Condanna » e conferme anche dall’Unione Africana e dall’Ue. Alcune decine di soldati hanno compiuto l’ammutinamento nella caserma Soundiata-Keita di Kati, un’azione con una dinamica molto simile al colpo di Stato del 2012. Gli uomini armati hanno fatto irruzione nel campo scontrandosi con la guarnigione. Alcune fonti locali affermano che a capo della ribellione ci sono il generale Cheick Fantamadi Dembélé, il colonnello Sadio Camara, appena rientrato dalla Russia, e il colonnello M. Diaw. Da mesi il Mali è una “pentola in ebollizione” pronta a esplodere: l’amministrazione di Ibrahim Boubacar Keita è stata caratterizzata da gravi scandali di corruzione e continui attacchi dei gruppi armati jihadisti e separatisti.

Da circa due mesi il Movimento 5 giugno per il raduno delle forze patriottiche (M5-Rfp) manifesta ogni settimana contro il governo nella capitale. Nonostante i tentativi di dialogo proposti da Ibk, l’opposizione aveva rifiutato qualsiasi incontro a meno che non ci fosse stato un totale e rapido cambiamento della classe politica.

Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 19 agosto 2020 © RIPRODUZIONE RISERVATA