Il Daesh attacca i parrocchiani di padre Maccalli

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DAKAR, Senegal - In Niger i gruppi armati e i jihadisti continuano a colpire spesso senza attirare l’attenzione dei media internazionali. Rapimenti, uccisioni, minacce e attacchi sono un dramma quotidiana soprattutto nelle zone più remote. La settimana scorsa, per esempio, è stato preso di mira il villaggio di Djaheli, a una ventina di chilometri da Bomoanga, la località dove 23 mesi fa era stato sequestrato padre Pier Luigi Maccalli, religioso della Società delle missioni africane (Sma). «Sono arrivati a bordo di circa 20 moto, armati, alcuni dei quali con il volto coperto – ha raccontato all’agenzia Fides padre Mauro Armanino, missionario Sma nella capitale Niamey –. Hanno prima atteso il ritorno dei contadini a casa e sono partiti dopo aver ucciso due persone». I responsabili li avevano accusati di essere «collaboratori delle autorità».

Secondo gli analisti, la regione è occupata da militanti islamici affiliati in particolare al Daesh. «I jihadisti vogliono eliminare qualsiasi

influenza della chiesa e esigono una conversione all’Islam più radicale – sostengono gli esperti –. Chiunque provi a collaborare con le forze di sicurezza nigerine rischia la vita ». Padre Maccalli è stato rapito da un commando armato nella sua parrocchia di Bomoanga il 17 settembre del 2018. Alcune settimane dopo erano arrivate notizie riguardo a un suo possibile trasferimento nel vicino Mali. Ad aprile, un breve filmato ottenuto da Avvenire l’aveva ripreso in una località nel nord maliano assieme a un altro italiano, Nicola Chiacchio, sequestrato in Mali a inizio di febbraio del 2019. In varie aree del Sahel, il radicalismo islamico è in espansione negli ultimi anni. I fedeli e i simboli cristiani son presi di mira dagli estremisti islamici che vogliono occupare vaste aree del territorio per imporre una dura versione della sharia, la legge coranica. Alla popolazione spesso non resta che fuggire dalle proprie case per non rischiare di morire o essere reclutata dai numerosi gruppi jihadisti che ormai popolano gran parte del Sahel centrale. Sempre la settimana scorsa, 11 ostaggi nigerini sono invece stati liberati nella remota regione sudorientale di Diffa grazie a un’operazione militare di successo.

Matteo Fraschini Koffi per AVVEINRE - 22 agosto 2020 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tags: avvenire cronaca

Matteo Fraschini Koffi - Giornalista Freelance